Il coltello Santoku è uno dei più apprezzati dai chef giapponesi e lo strumento indispensabile per un taglio preciso ed efficace. Ma come scegliere il modello giusto? Dimensione, tipo di acciaio, forma della lama, materiale del manico… le opzioni sono tante e non tutte si equivalgono!

Ecco tutto quello che devi sapere sul coltello Santoku e i principali criteri da considerare per sceglierlo in base alle tue esigenze in cucina. Dettagli a seguire.

Perché scegliere un coltello Santoku?

Il Santoku è uno dei migliori coltelli giapponesi. Originario del Giappone, il suo nome significa “tre virtù”, perché eccelle in tre tipi di taglio: affettare, sminuzzare, tritare.

Un coltello versatile per tutti i tagli

Se dovessi avere un solo coltello in cucina, sarebbe sicuramente un Santoku! Perché? Perché può davvero fare tutto:

  • Affettare la carne: grazie alla lama larga e ultra-affilata, il Santoku taglia netto e senza sforzo anche i pezzi più teneri. Il risultato? Tagli precisi e regolari, perfetti per porzioni eleganti.

  • Preparare il pesce: il filo rasoio tipico del Santoku gli permette di scivolare facilmente nella carne delicata del pesce senza schiacciarla.

  • Tritare con precisione le verdure: il profilo piatto e ampio consente di tagliare rapidamente anche gli ortaggi più delicati, come i pomodori. La larghezza della lama permette inoltre di raccogliere facilmente gli ingredienti tagliati per aggiungerli alle tue preparazioni.

Perché avere un coltello Santoku?

Se sei ancora indeciso sull’acquisto di un Santoku, ecco i motivi per cui dovresti sceglierlo:

  • Una versatilità senza paragoni: la maggior parte dei coltelli occidentali è specializzata in un solo tipo di taglio, mentre il Santoku può fare tutto, dalle erbe aromatiche alla carne.

  • Un’affilatura ultra-performante: con un angolo della lama specifico (15-18 gradi), garantisce sempre un taglio netto e preciso.

  • Un’ergonomia premium: più leggero ed equilibrato rispetto a un classico coltello da chef, offre una presa comoda anche per un uso prolungato.

Se cerchi un coltello giapponese di alta gamma con un filo eccezionale e senza sforzo, il Set Chef Tanaka – Legno Foresta è fatto per te. Se invece preferisci manici in resina epossidica e un design più innovativo, la Serie Mare Giallo saprà sorprenderti.

Come scegliere il proprio coltello Santoku?

Quale dimensione per un Santoku?

Un Santoku non è universale: esistono diverse lunghezze di lama. Quale scegliere?

  • 14 cm: perfetto per piccoli tagli di precisione con grande maneggevolezza.

  • 16 cm: la misura più versatile. Compromesso ideale tra precisione ed efficienza, ottima per l’uso quotidiano.

  • 18 cm: adatto a grandi tagli e alimenti voluminosi. Perfetto per carne in grossi pezzi o filetti di pesce.

La scelta dell’acciaio: VG10, AUS-10, inox o carbonio?

Il tipo di acciaio è determinante per durata e prestazioni del Santoku.

  • VG10: il re degli acciai giapponesi. Resistente alla corrosione e con un filo duraturo.

  • AUS-10: più economico, buon compromesso qualità/prezzo. Facile da affilare ma leggermente meno duraturo.

  • Acciaio inox: resistente e facile da mantenere, ma meno affilato degli acciai premium.

  • Acciaio al carbonio: estremamente affilato, ma richiede una manutenzione rigorosa per evitare la ruggine.

Manico in legno o resina?

Il manico influisce sulla comodità, la precisione e lo stile del coltello.

  • Legno naturale: elegante, autentico, piacevole al tatto. Richiede manutenzione (olio, niente lavastoviglie).

  • Resina/polimero: ultra-resistente a urti, acqua e prodotti chimici. Facile da pulire, più pratico, ma meno elegante.

Scegli il legno se cerchi tradizione ed estetica giapponese. Scegli la resina per intensità d’uso e facilità di manutenzione.

Santoku alveolato o liscio?

  • Alveolato: ideale per alimenti che tendono ad attaccarsi alla lama (verdure acquose, pesci grassi).

  • Liscio: più versatile, adatto a carne, pesce e verdure delicate. Ottimo anche come regalo.

Confronto dei migliori coltelli Santoku

Per gli appassionati di cucina

Un modello in VG10 o inox, con manico ergonomico: ottimo rapporto qualità/prezzo, facile da mantenere.

Per i professionisti

Un Santoku di alta gamma: acciaio damasco, VG10 premium, forgiatura artigianale. Precisione chirurgica e lunga durata.

Le migliori marche di Santoku

  • Kai, Shun: design raffinato e lame rasoio.

  • Miyabi, Tojiro: eccellenza artigianale e acciai di altissima qualità.

Scegliere un marchio riconosciuto significa avere un Santoku affidabile e affilato per anni.

Dove comprare un Santoku di qualità?

Un vero Santoku è un investimento per la vita.
Diffida delle imitazioni e dei modelli economici: rischi lame smussate, acciai mediocri e manici scomodi.

Acquista solo presso negozi specializzati di coltelleria giapponese o brand riconosciuti.

I nostri consigli per un Santoku durevole

  • Preferisci acciai VG10 o damasco per un filo duraturo.

  • Scegli una lama a codolo pieno per stabilità.

  • Punta a un manico ergonomico (legno = eleganza, resina = praticità).

  • Verifica sempre il bilanciamento complessivo.

Conclusione

Un Santoku ben scelto è la garanzia di un taglio netto, rapido e senza sforzo.
Precisione, equilibrio, filo chirurgico: tutto in un coltello giapponese. Equipaggiati ora con un Santoku d’eccellenza e scopri la potenza di una lama pensata per esaltare ogni taglio!